La Grotta di Calafarina si trova nella strada che collega Marzamemi a Porto Palo di Capo Passero, è lunga all’incirca 100 mt con un dislivello di 20. I reperti trovati all’interno testimoniano una presenza umana fin dai tempi del Mesolitico, e poi in epoca Greca, Romana, Bizantina, Araba e Normanna.

grotta di calafarina tra marzamemi e portopalo di capopassero
Da sempre la grotta è stata luogo di leggende per gli abitanti del territorio, sicuramente la più famosa è rimasta quella legata ad un tesoro custodito all’interno e mai ritrovato. Spesso storia e leggenda in Sicilia si intrecciano ed anche questa, ha testimonianze così antiche da diventare storia anch’essa. In questo caso, le leggende sono tre:
La prima Leggenda è quella che vede protagonista Ben Avert, emiro arabo di Noto nel 1086 che morì in combattimento contro i Normanni. Caduta la città, la vedova di Ben Avert, salita insieme al figlio su una carovana di 30 persone e cento muli carichi di tesori, si avviò verso Marzamemi per imbarcarsi ed andare in Egitto. Prima di partire però la principessa decise di non portare in mare il tesoro, per paura dei pirati. Lo fece quindi nascondere dentro la grotta di Calafarina. Gli schiavi che lo interrarono però furono uccisi, ma si dice che le loro anime siano rimaste a guardia della grotta. Ancora oggi, si crede che nelle notti di febbraio i loro spiriti invochino il nome di colui che saprà togliere l’incantesimo e li libererà.
La terza leggenda racconta del re Varvalonga che aveva inviato in Sicilia Cala Farina, suo primo ministro, come Viceré. La zona però fu sempre ricca in termini di agricoltura, questo permise a Cala Farina di arricchirsi ma a spese del popolo, tutto quello che accumulò lo mise in questa grotta ed ordinò alla figlia di proteggerlo e nel caso in cui, il re lo chiamasse e lui non fosse più tornato, doveva uccidersi. Così fu, il re lo mandò a chiamare e Cala Farina non fece più ritorno. L’incantesimo della figlia che si tolse la vita rimase a protezione della grotta. Incantesimo che potrà essere sciolto solo se qualcuno sarà in grado di pronunciare le esatte parole che la figlia di Cala Farina disse prima di togliersi la vita.
Oggi la grotta di Calafarina veste in stato di abbandono, ma si trova ancora nello stesso posto, per essere visitata affinchè nasca lo stesso interesse che gli è stato dato nei secoli, venuta alla luce in epoca moderna grazie agli scavi del solito archeologo Paolo Orsi pere comunque che abbia dato molti resti preziosi al museo Regionale Paolo Orsi a Siracusa, segno che forse un tesoro qui esiste davvero.
Coordinate: 36.721802, 15.117336
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