La città di Noto Antica, interamente distrutta nel 1693 sorgeva sul monte Alveria ad alcuni km di distanza dall’attuale Noto. Più arroccata, aveva le caratteristiche di una città medievale, ma non solo. Città molto importante allora, Noto era stata istruita a capo della sua valle, valli che in periodo arabo-normanno vedevano la Sicilia divisa tra Val Demone, Val di Mazara e Val di Noto appunto.
La distruzione del terremoto cambiò per sempre il destino di Noto, che dopo un lungo dibattito decise di cambiare luogo, facendo della tragedia un’opportunità. Noto adesso sorge alcuni km più a valle sul colle Meti. Più accessibile rispetto al monte Alveria dove invece sorgeva la Noto distrutta. NUMQUAM VI CAPTA porta l’incisione dell’ingresso: Mai presa con la forza, il destino di questa città è stato quello di non essere mai stata origine di combattimenti. Una visita alla città antica seguendo i bellissimi paesaggi iblei che costeggerete sarà un’idea che non rimpiangerete, Noto Antica era una città fiorente e ricca nel passato ed anche se il terremoto del 1693 l’ha interamente distrutta, tutto questo è ancora percepibile, come risulta percepibile la forza straordinaria di quel terremoto che distrusse il Val di Noto. Oltretutto, grazie ad un progetto, sarà possibile farsi un idea migliore di come appariva il centro utilizzando delle ricostruzioni in 3D. Il progetto EFIAN lo troverete presso il Museo Civico di Noto.
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