La Porta Ferdinandea è l’ingresso della città di Noto. Una sorta di Arco di Trionfo prima di immettersi nel salotto/centro città.
Dapprima si chiamò “Porta Reale” o “Ferdinandea” perché fu fatta costruire dal marchese di Cannicarao a proprie spese nel 1838 in occasione della venuta a Noto di re Ferdinando II di Borbone Sovrano del Regno delle Due Sicilie. Nell’interno del fornice, vi sono due stemmi: quello della città di Noto da un lato e quello della famiglia Cannicarao dall’altro.
La realizzazione è del napoletano Orazio Angelini, di stile neoclassico con due eleganti lesene e dei capitelli corinzi che ne snelliscono la mole squadrata del monumento sulla cui sommità figurano tre sculture simboliche: la torre, la forza dimostrata dalla città nel corso dei secoli, un levriero o cirneco, comunque un cane, la fedeltà infine al centro un uccello su cui sono state formulate due ipotesi: pellicano, abnegazione, generosità, o cicogna fertilità.
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