Ci troviamo a costeggiare uno dei più importanti fiumi del comprensorio eloro: il Manghisi. La presenza dell’uomo in questi luoghi trova antiche testimonianze. Molte sono le comunità che hanno abitato questi luoghi.
Vi sono tracce di comunità arabe che hanno abitato qui nel basso medioevo.
Tracce di quella cristiana sono visibili grazie ai ruderi di una grande chiesa rupestre a tre navate, che a causa dei terremoti e dell’incuria del tempo ormai risulta interamente devastata. La chiesa ha subìto un massiccio crollo che ne ha cancellato più della metà; oggi possiamo osservare una parte ridotta della navata centrale e della navata destra. Di quella araba sono visibili alcune grotte abitazioni chiamate anche Dieri.
E’ presente una cappella con lo sbocco di una fonte d’acqua e una scritta in greco incisa. Sulle pareti sono ancora visibili vaghe tracce di affreschi dove orami non è più possibile riconoscere alcuna scena. La comunità di monaci di San Marco si stanziò già nell’alto-medioevo, frequentando il sito ancora durante il basso medioevo.
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