La Villa Romana del Tellaro si trova nell’attuale SP 19 tra Noto e Pachino, risale al IV secolo dopo Cristo, proprietà di una famiglia di latifondisti romani, la Villa ha nei suoi pavimenti straordinari mosaici che, per raffinatezza di stile, sono tra i più significativi dell’epoca, insieme a quelli di Piazza Armerina, presso Enna. Tra 700 e 800 sopra i resti della Villa fu costruita una Masseria che integrandosi alle rovine si è riuscita a mantenere e restaurare a sua volta. Entrati, un percorso vi guiderà fino ad arrivare a quella che è la parte più importante, ovvero i mosaici, ancora oggi in buono stato di conservazione.

La Masseria sulle rovine della Villa Romana
Essi raffigurano scene di caccia, scene di vita, banchetti, lavori e scene ispirate all’Iliade, in particolare
quella del riscatto del corpo di Ettore con le figure di Ulisse, Achille, Diomede e i Troiani.

Mosaico Villa Romana – Particolare
Al centro è raffigurata una grande bilancia con all’estremità dei bracci i due piatti: quello di sinistra con gli ori del riscatto, quello di destra con il corpo di Ettore. Interessante il fatto che questo drammatico evento nel XXIV° libro dell’Eneide non compare in questa forma. E’ però mostrato in questo modo nel racconto riportato nei “Frigi” di Eschilo, tragedia andata perduta, da cui si può ipotizzare che esso sia tratto. Tale mosaico rende tutta la forza evocativa del solenne evento narrato 15 secoli prima nel poema omerico con Achille che obbedisce all’ordine di Teti “d’Ettore il corpo al genitore rendi e il prezzo del riscatto accetta” ( Iliade XXIV , 360).
In generale, tutti i mosaici della villa del tellaro sono riconducibili a maestranze operanti nei grandi centri dell’Africa settentrionale tra il III° e il IV° sec.d.C.: la policromia, gli elementi decorativi, il movimento delle scene sempre vivo. Da non sottovalutare inoltre la componente figurativa romana che troviamo nelle figure dei banchettanti che riportano all’iconografia imperiale tra il 337 e il 360 d.C. e alle rappresentazioni dell’arco di Costantino.
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